Chi siamo
Un sito per noi magistrati amministrativi, ma un sito non solo per noi, aperto all’esterno, ai contributi degli operatori del pianeta giustizia amministrativa. Ma allo stesso tempo un sito “identitario”, perché il confronto delle idee e l’apertura al dialogo non possono offuscare, non vogliamo scolorino l’identità di una realtà viva e operativa, quella di “Rinnovamento”. E quindi eccoci con questa iniziativa, una tappa, un nuovo momento dell’oramai lungo percorso di presenza e di azione della nostra componente, caratterizzato da una coerente linea, una sorta di filo conduttore, che è stato e per noi continua a essere quello della difesa e valorizzazione del ruolo del giudice amministrativo nella società moderna, muovendoci tra i due poli dell’autonomia e dell’indipendenza del giudice e avendo come stella polare quella della specificità del giudice amministrativo. Testimonianza ne è stata l’azione che i nostri rappresentanti hanno condotto sia in sede associativa che di organo di autogoverno, contesti in entrambi i quali siamo chiamati oggi a ruoli di responsabilità. Ma forse la testimonianza più vera e autentica è quella del dialogo e del confronto tra noi, tra colleghe e colleghi che, pur nella diversità talvolta di valutazioni e opinioni, è la vera forza di un gruppo. In questo senso intendiamo come appunto orgogliosamente identitaria questa nuova esperienza. La fase storica di profonda trasformazione che il Paese tutto sta vivendo non ci tiene indenni e al riparo, in una sorta di campana di vetro. Anche per questo si è pensato fosse utile avere un nostro sito, strumento ulteriore rispetto a quello, ad esempio, certamente più agile e immediato della chat, ma che speriamo adatto e consono a un contesto più riflessivo. E allora, alla classica domanda retorica di ogni avvio di una esperienza che è il “chi siamo”, beh rispondo che siamo quelli che ci hanno sempre creduto, che hanno sempre creduto che si potesse e dovesse far capire all’esterno (o forse, ahimè, prima ancora a tutto l’interno) chi è veramente il giudice amministrativo, che peso porta innanzitutto e soprattutto la magistratura di primo grado, come la sua autonomia e indipendenza fossero garantite e testimoniate dalla qualità della “risposta di giustizia” che siamo in grado di dare, come questo impegno potesse essere coniugato con altre esperienze senza pregiudizio alcuno per la funzione giurisdizionale. Non so se ci siamo sempre riusciti, è difficile talvolta replicare con la ragione al pregiudizio ideologico, ma non ci dobbiamo scoraggiare. E per me, in particolare, diciamolo pure oramai in “fascia anziana”, le ragioni del ben sperare vengono dall’impegno di sempre più colleghe e colleghi, spesso giovanissimi, come ha testimoniato l’ultima tornata di elezioni per il rinnovo del direttivo dell’Associazione.
E allora buon lavoro a noi, buon lavoro a chi vorrà dare un contributo all’operatività del sito, buon lavoro a tutti.
Salvatore Mezzacapo
(Presidente di Sezione al T.A.R. del Lazio, componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa)