a cura dell’Avv. Ferdinando Belmonte
Rassegna n. 53 del 16 luglio 2022
Odg di seduta CPGA del giorno 22/07/2022
Testo coordinato del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 (vedere, in particolare, l’art. 5, comma 12, sull’art. 125 cpa)
Testo del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, coordinato con la legge di conversione 15 luglio 2022, n. 91, recante «Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina» (pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 164 del 15-07-2022)
TAR Lazio, Sez. II, 15 luglio 2022, n. 10082 sulla esclusione dalle prove orali del concorso a 40 posti di referendario TAR indetto con decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri in data 12 agosto 2019
Corte Cost., 15 luglio 2022, n. 178 respinge per infondatezza le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 133, comma 1, lettera p), cpa, sollevate, in riferimento agli artt. 3, 24, 25, 100, primo comma, 102, 103, primo comma, 111 e 113, primo comma, della Costituzione, da Tribunale di Reggio Calabria, Sez. II, ordinanza del 30 gennaio 2021
Consiglio di Stato, Sez. VII, 15 luglio 2022, ord. n. 3378 in tema di sanzione disciplinare della censura e di sanzione accessoria del trasferimento d’ufficio irrogata a magistrato contabile per ritardo nel deposito dei provvedimenti
Consiglio di Stato, Sez. IV, 14 luglio 2022, ord. coll. n. 6013 Decisione di rinvio alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea
a) Se la corretta interpretazione dell’art. 267 TFUE imponga al giudice nazionale, avverso le cui decisioni non possa proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno, di operare il rinvio pregiudiziale su una questione di interpretazione del diritto unionale rilevante nell’ambito della controversia principale, anche qualora possa escludersi un dubbio interpretativo sul significato da attribuire alla pertinente disposizione europea – tenuto conto della terminologia e del significato propri del diritto unionale attribuibili alle parole componenti la relativa disposizione, del contesto normativo europeo in cui la stessa è inserita e degli obiettivi di tutela sottesi alla sua previsione, considerando lo stadio di evoluzione del diritto europeo al momento in cui va data applicazione alla disposizione rilevante nell’ambito del giudizio nazionale – ma non sia possibile provare in maniera circostanziata, sotto un profilo soggettivo, avuto riguardo alla condotta di altri organi giurisdizionali, che l’interpretazione fornita dal giudice procedente sia la stessa di quella suscettibile di essere data dai giudici degli altri Stati membri e dalla Corte di Giustizia ove investiti di identica questione;
b) se – per salvaguardare i valori costituzionali ed europei della indipendenza del giudice e della ragionevole durata dei processi – sia possibile interpretare l’art. 267 TFUE, nel senso di escludere che il giudice supremo nazionale, che abbia preso in esame e ricusato la richiesta di rinvio pregiudiziale di interpretazione del diritto della Unione europea, sia sottoposto automaticamente, ovvero a discrezione della sola parte che propone l’azione, ad un procedimento per responsabilità civile e disciplinare.
Per l’ipotesi in cui codesta Corte di Giustizia dovesse risolvere negativamente i precedenti quesiti, si solleva la seguente ulteriore questione pregiudiziale, nei termini in cui la stessa è stata sottoposta dagli appellanti:
c) se è conforme alla direttiva 1999/31/CE, Allegato I, l’ubicazione di una discarica in un’area di vuoto di cava, priva di barriera geologica naturale originaria, o comunque caratterizzata da una barriera geologica di limitata consistenza, in particolare nell’ipotesi in cui vi sia il dubbio che, nel pregresso esercizio dell’attività di cava, sia stata intercettata la falda originaria profonda.
CGUE, Grande Sezione, 14 luglio 2022, cause riunite C‑106/19 e C‑232/19 Ricorso di annullamento – Diritto istituzionale – Regolamento (UE) 2018/1718 – Fissazione della sede dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ad Amsterdam (Paesi Bassi) – Articolo 263 TFUE – Ricevibilità – Interesse ad agire – Legittimazione ad agire – Incidenza diretta ed individuale – Decisione adottata dai rappresentanti dei governi degli Stati membri a margine di una riunione del Consiglio al fine di stabilire il luogo di installazione della sede di un’agenzia dell’Unione europea – Assenza di effetti vincolanti nell’ordinamento giuridico dell’Unione – Prerogative del Parlamento europeo
CGUE, Grande Sezione, 14 luglio 2022, cause riunite C‑59/18 e C‑182/18 Ricorso di annullamento – Diritto istituzionale – Organi ed organismi dell’Unione europea – Agenzia europea per i medicinali (EMA) – Competenza in materia di fissazione della sede – Articolo 341 TFUE – Ambito di applicazione – Decisione adottata dai rappresentanti dei governi degli Stati membri a margine di una riunione del Consiglio – Competenza della Corte a titolo dell’articolo 263 TFUE – Autore e natura giuridica dell’atto – Assenza di effetti vincolanti nell’ordinamento giuridico dell’Unione
CGUE, Grande Sezione, 14 luglio 2022, C-743/19 Ricorso di annullamento – Diritto istituzionale – Organi ed organismi dell’Unione europea – Autorità europea del lavoro (ELA) – Competenza in materia di fissazione della sede – Articolo 341 TFUE – Ambito di applicazione – Decisione adottata dai rappresentanti dei governi degli Stati membri a margine di una riunione del Consiglio – Competenza della Corte a titolo dell’articolo 263 TFUE – Autore e natura giuridica dell’atto – Assenza di effetti vincolanti nell’ordinamento giuridico dell’Unione
CGUE, Sez. VIII, 14 luglio 2022, cause riunite C‑274/21 e C‑275/21 Rinvio pregiudiziale – Appalti pubblici – Regolamento (UE) n. 1215/2012 – Inapplicabilità ai procedimenti sommari e di ricorso menzionati all’articolo 2 della direttiva 89/665/CEE in assenza di elementi di estraneità – Direttiva 2014/24/UE – Articolo 33 – Assimilazione di un accordo quadro a un contratto, ai sensi dell’articolo 2 bis, paragrafo 2, della direttiva 89/665 – Impossibilità di aggiudicare un nuovo appalto pubblico qualora sia già stato raggiunto il quantitativo e/o il valore massimo dei lavori, delle forniture o dei servizi di cui trattasi fissato dall’accordo quadro – Normativa nazionale che prevede il pagamento di spese di accesso alla giustizia amministrativa nel settore degli appalti pubblici – Obblighi di determinare e di pagare le spese di accesso alla giustizia prima che il giudice si pronunci su una domanda di provvedimenti provvisori o su un ricorso – Procedimento opaco di aggiudicazione di appalti pubblici – Principi di effettività e di equivalenza – Effetto utile – Diritto a un ricorso effettivo – Direttiva 89/665 – Articoli 1, 2 e 2 bis – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Normativa nazionale che prevede il rigetto di un ricorso in caso di mancato pagamento delle spese di accesso alla giustizia – Determinazione del valore stimato di un appalto pubblico
CGUE, Sez. III, 14 luglio 2022, C-36/21 Rinvio pregiudiziale – Politica agricola comune – Regolamento (UE) n. 1307/2013 – Regimi di sostegno diretto – Norme comuni – Articolo 30, paragrafo 6, e articolo 50, paragrafo 2 – Domanda di assegnazione dei diritti all’aiuto dalla riserva nazionale per i giovani agricoltori – Autorità nazionale amministrativa che ha dato informazioni errate sulla definizione di una persona come “giovane agricoltore” – Principio della tutela del legittimo affidamento – Azione per risarcimento di un danno basata sull’inosservanza del principio di diritto nazionale di tutela del legittimo affidamento
CGUE, Sez. II, 14 luglio 2022, C-110/21 P Impugnazione – Ricorso di annullamento – Articolo 19 dello Statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea – Rappresentanza delle parti non privilegiate nell’ambito di un ricorso diretto dinanzi agli organi giurisdizionali dell’Unione europea – Professore universitario – Professore che insegna presso l’università rappresentata nell’ambito di tale ricorso e che esercita funzioni di coordinatore e di capogruppo del progetto su cui verte la controversia – Requisito di indipendenza – Esistenza di un interesse diretto e individuale alla soluzione della controversia
CGUE, Sez. IV, 14 luglio 2022, C-436/20 Rinvio pregiudiziale – Articoli 49 e 56 TFUE – Situazione puramente interna – Servizi nel mercato interno – Direttiva 2006/123/CE – Ambito di applicazione – Articolo 2, paragrafo 2, lettera j) – Aggiudicazione degli appalti pubblici – Direttiva 2014/24/UE – Nozione di “appalti pubblici”– Articoli da 74 a 77 – Prestazione di servizi sociali di assistenza alla persona – Accordi di azione concertata con enti privati di iniziativa sociale – Esclusione degli operatori che perseguono fini di lucro – Luogo di stabilimento dell’ente come criterio di selezione
CGUE, Grande Sezione, 14 luglio 2022, C-145/20 Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Regolamento (CE) n. 715/2007 – Omologazione dei veicoli a motore – Articolo 5, paragrafo 2 – Impianto di manipolazione – Veicoli a motore – Motori diesel – Sistema di controllo delle emissioni – Software integrato nella centralina di controllo del motore – Valvola per il ricircolo dei gas di scarico (valvola EGR) – Riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx) limitata da un “intervallo termico” – Divieto di utilizzo di impianti di manipolazione che riducano l’efficacia dei sistemi di controllo delle emissioni – Articolo 5, paragrafo 2, lettera a) – Eccezione a tale divieto – Tutela dei consumatori – Direttiva 1999/44/CE – Vendita e garanzie dei beni di consumo – Articolo 2, paragrafo 2, lettera d) – Nozione di “beni che presentano la qualità e le prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo, che il consumatore può ragionevolmente aspettarsi, tenuto conto della natura del bene” – Veicolo che dispone di omologazione CE – Articolo 3, paragrafo 6 – Nozione di “difetto di conformità minore”
CGUE, Grande Sezione, 14 luglio 2022, C-134/20 Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Regolamento (CE) n. 715/2007 – Omologazione dei veicoli a motore – Articolo 3, punto 10 – Articolo 5, paragrafi 1 e 2 – Impianto di manipolazione – Veicoli a motore – Motori diesel – Emissioni di agenti inquinanti – Sistema di controllo delle emissioni – Software integrato nella centralina di controllo del motore – Valvola per il ricircolo dei gas di scarico (valvola EGR) – Riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx) limitata da un “intervallo termico” – Divieto di utilizzo di impianti di manipolazione che riducano l’efficacia dei sistemi di controllo delle emissioni – Articolo 5, paragrafo 2, lettera a) – Eccezione a tale divieto – Direttiva 1999/44/CE – Vendita e garanzie dei beni di consumo – Articolo 3, paragrafo 2 – Impianto installato in occasione di una riparazione di un veicolo
CGUE, Grande Sezione, 14 luglio 2022, C-128/20 Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Regolamento (CE) n. 715/2007 – Omologazione dei veicoli a motore – Articolo 3, punto 10 – Articolo 5, paragrafi 1 e 2 – Impianto di manipolazione – Veicoli a motore – Motori diesel – Emissioni di agenti inquinanti – Sistema di controllo delle emissioni – Software integrato nella centralina di controllo del motore – Valvola per il ricircolo dei gas di scarico (valvola EGR) – Riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx) limitata da un “intervallo termico” – Divieto di utilizzo di impianti di manipolazione che riducano l’efficacia dei sistemi di controllo delle emissioni – Articolo 5, paragrafo 2, lettera a) – Eccezione a tale divieto
Cass. Civ., Sez. Unite, 14 luglio 2022, n. 22281
Allorché segua l’adozione di un atto fiscale che abbia già determinato il quantum del debito di imposta e gli interessi relativi al tributo, la cartella che intimi al contribuente il pagamento degli ulteriori interessi nel frattempo maturati soddisfa l’obbligo di motivazione, prescritto dall’art. 7 della legge n. 212 del 2000 e dall’art. 3 della legge n. 241 del 1990, attraverso il semplice richiamo dell’atto precedente e la quantificazione dell’ulteriore importo per gli accessori. Nel caso in cui, invece, la cartella costituisca il primo atto con cui si reclama per la prima volta il pagamento degli interessi, la stessa, al fine di soddisfare l’obbligo di motivazione deve indicare, oltre all’importo monetario richiesto a tale titolo, la base normativa relativa agli interessi reclamati che può anche essere desunta per implicito dall’individuazione specifica della tipologia e della natura degli interessi richiesti ovvero del tipo di tributo cui accedono, dovendo altresì segnalare la decorrenza dalla quale gli interessi sono dovuti e senza che in ogni caso sia necessaria la specificazione dei singoli saggi periodicamente applicati né delle modalità di calcolo.
Cass. Civ., Sez. Unite, 14 luglio 2022, ord. n. 22207 conferma Consiglio di Stato, Sez. II, 14 giugno 2021, n. 4614
I rapporti tra i medici convenzionati esterni e le unità sanitarie locali, disciplinati dalla legge 23 dicembre 1978, n. 833, art. 48 e dagli accordi collettivi nazionali stipulati in attuazione di tale norma, pur se costituiti in vista dello scopo di soddisfare le finalità istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale, dirette a tutelare la salute pubblica, corrispondono a rapporti libero-professionali parasubordinati che si svolgono, di norma, su un piano di parità, non esercitando l’Ente pubblico, nei confronti del medico convenzionato, alcun potere autoritativo all’infuori di quello di sorveglianza, né potendo incidere unilateralmente, limitandole o degradandole ad interessi legittimi, sulle posizioni di diritto soggettivo nascenti, per il professionista, dal rapporto di lavoro autonomo.
Cass. Civ., Sez. Unite, 14 luglio 2022, ord. n. 22206 conferma Consiglio di Stato, Sez. IV, 8 luglio 2021, n. 5195
L’applicazione dell’art. 64 del d.lgs. n. 165 del 2001 (ammesso, e non concesso, sia consentita in un giudizio amministrativo d’appello) non opera automaticamente ma richiede una valutazione del giudice che qualifichi la questione interpretativa come seria, trasfusa in un’ordinanza; sicché, se il giudice non emette l’ordinanza, il giudizio prosegue normalmente e la mancata attivazione della procedura, ex art. 64, non solo non comporta alcun obbligo o onere del giudice d’appello, ma tantomeno può assurgere a motivo per un ricorso in cassazione.
Cass. Civ., Sez. Unite, 14 luglio 2022, ord. n. 22205 conferma per estinzione Consiglio di Stato, Sez. VI, 17 novembre 2020, n. 7152
Cass. Civ., Sez. Unite, 14 luglio 2022, ord. n. 22204
Spetta al giudice ordinario decidere la controversia concernente la domanda – svolta dalla società mandataria all’incasso dell’incentivo energetico riconosciuto al mandante – azionata in sede monitoria per il pagamento delle somme, a titolo di incentivi, per inadempimento contrattuale.
Consiglio di Stato, Sez. V, 14 luglio 2022, ord. coll. n. 5999 in tema di ricusazione ex art. 18 cpa
Consiglio di Stato, Sez. VII, 15 luglio 2022, n. 6070 sulla richiesta di affrancazione di livello enfiteutico (riforma TAR Campania, Sez. VII, n. 499 del 2022)
Consiglio di Stato, Sez. III, 15 luglio 2022, n. 6031 sulla disciplina del c.d. accesso civico ad Amministrazione sanitaria (riforma TAR Marche n. 721 del 2021)
Consiglio di Stato, Sez. VI, 15 luglio 2022, n. 6062 annulla con rinvio TAR Liguria, Sez. II, n. 332 del 2019 per erronea declinatoria di difetto di giurisdizione
Consiglio di Stato, Sez. III, 14 luglio 2022, n. 5969 annulla in parte con rinvio TAR Lazio, Sez. III-quater, n. 10130 del 2021 per erronea declinatoria di difetto di giurisdizione
Consiglio di Stato NRG 5825/2022 avverso TAR Lazio, Sez. III, 21 aprile 2022, n. 4796 sulla procedura concorsuale attivata dall’Università di Roma Tor Vergata per un posto di professore di ruolo di prima fascia per il settore scientifico disciplinare IUS 10 Diritto amministrativo, settore concorsuale 12/D1
Consiglio di Stato NRG 5777/2022 avverso TAR Lazio, Sez. I, 10 gennaio 2022, n. 142 in tema di trasferimento d’ufficio di magistrato ordinario per incompatibilità con l’ufficio di attuale assegnazione